Tuo figlio è diventato tutto d’un tratto ribelle e ti stai chiedendo come gestire crisi di rabbia e capricci nei primi anni senza perdere la testa?
Fino a poco tempo fa era sempre tranquillo e solare, mentre tutto d’un tratto è cambiato. Basta un niente perché scatti, si metta a urlare o pianga a dirotto.
Forse la trasformazione è avvenuta al compimento dei due anni, periodo in cui i bambini entrano nella cosiddetta “fase dei no”, oppure è successo un po’ prima o un po’ dopo. Fatto sta che tu non sai come reagire a questi scatti di rabbia e come gestire i capricci sempre più frequenti.
Forse stai sbagliando qualcosa? Oppure tuo figlio è semplicemente troppo viziato? Niente di tutto questo. Il tuo bambino sta semplicemente crescendo e, come tutti gli esseri umani, prova sentimenti ed emozioni che talvolta non sa come gestire.
In questo articolo scopriremo cosa sono davvero i capricci, come prevenirli e come gestire le crisi di rabbia quando si presentano.
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Perché i bambini fanno i capricci
Quando si parla di capricci ci si riferisce a quegli atteggiamenti che i bambini assumono quando non ottengono ciò che vogliono e che possono andare dal semplice broncio fino al lanciare in aria oggetti, strillare e piangere a dirotto.
Spesso pianti e scatti d’ira avvengono nei luoghi e nei momenti meno adatti, facendo sentire i genitori ancora più frustrati e impotenti.
Ma cosa sono davvero i capricci?
L’adulto tende a considerarli come dei comportamenti inappropriati e bizzarri, privi di senso, oppure li vive come degli affronti personali.
La realtà però è un’altra.
Il bambino che strepita lo fa per un bisogno interiore. Prova realmente un’emozione forte, un senso di rabbia che non sa gestire, il quale nasce da un bisogno inappagato.
Quando tuo figlio fa i capricci o ha una crisi di rabbia, sta cercando di comunicare qualcosa – una paura, una mancanza, un disagio – che non sa esprimere a parole. Si tratta di un comportamento del tutto naturale che non deve destare preoccupazione, ma è importante sapere come gestire crisi di rabbia e capricci nei primi anni sia per aiutare il bambino a superare il momento, sia per insegnargli a gestire le emozioni future.
È possibile prevenire i capricci?
La risposta è sì! Applicando strategie e comportamenti corretti, riuscirai a ridurre di numero e intensità le sfuriate di tuo figlio.
Naturalmente non devi aspettarti la ricetta miracolosa in grado di risolvere tutti i tuoi problemi subito e senza il minimo impegno. I consigli che ti forniremo daranno i loro frutti solo se applicati scrupolosamente e con costanza.
Ricordati che, come abbiamo detto, le crisi di rabbia sono un passaggio fondamentale nel percorso di crescita di ogni bambino. Non possono venire bloccate, ma è possibile insegnare ai piccoli ad affrontare le situazioni con più serenità e ad acquisire nuovi metodi per esprimere le proprie emozioni.
Come gestire crisi di rabbia e capricci nei primi anni: anticipa i suoi bisogni
Il primo consiglio che ci sentiamo di darti è questo: impara ad anticipare i bisogni di tuo figlio.
Naturalmente non ti stiamo suggerendo di dargli tutto ciò che desidera. I bambini devono imparare ad affrontare mancanze e privazioni, nonché a gestire il senso di frustrazione che ne deriva ma che, di fatto, può essere uno dei motori scatenanti delle crisi di rabbia.
Anticipare i bisogni del bambino significa imparare ad ascoltarne le richieste a livello emotivo e a soddisfarle laddove lo si ritenga possibile.
I bambini, soprattutto se molto piccoli, non sono in grado di esprimere i propri bisogni e desideri; per questo il genitore dovrebbe essere in grado di leggerne il comportamento e di venire incontro alle sue esigenze.
Quindi, se ti stai chiedendo come gestire crisi di rabbia e capricci nei primi anni, la risposta è: entrando empaticamente in sintonia con il piccolo. In questo modo riuscirai ad alleviare il suo disagio e a farlo sentire capito.
Le routine possono aiutare
A volte le crisi di rabbia dei bambini scaturiscono in determinati momenti della giornata o di fronte a situazioni impreviste che non sanno come gestire.
Stabilendo una routine quotidiana, fatta di piccole abitudini e di semplici regole, lo aiuterai a sentirsi più sicuro e rilassato.
Le abitudini quotidiane non dovrebbero però essere fatte solo di obblighi e limiti. Ritaglia anche dei momenti per il gioco e le coccole, durante i quali tuo figlio possa essere certo di avere tutta la tua attenzione.
Come gestire crisi di rabbia e capricci nei primi anni: attenzione alla stanchezza
Dopo un’intera giornata trascorsa all’asilo nido o alla scuola materna, oppure dopo aver giocato al parco con gli amichetti, tuo figlio potrebbe essere stanco.
In questi momenti è più probabile che scatti e abbia delle crisi di rabbia. Evita quindi di proporgli attività in grado di generare ulteriore frustrazione o di imporgli qualcosa che già altre volte lo ha fatto arrabbiare.
Anche quando sono affamati i bambini diventano più emotivi e possono avere improvvisi scatti d’ira.
Impara a rispettare i suoi tempi, gestendo con attenzione gli orari dei pasti e i momenti di riposo.
Concedigli qualche piccola scelta
Soprattutto tra i due e i tre anni, i bambini fanno i capricci per un motivo preciso: desiderano affermare la propria personalità. Più li obblighiamo a fare quello che vogliamo noi, più loro strepitano e esplodono in crisi di rabbia improvvise.
Quando possibile, lascia a tuo figlio la possibilità di compiere piccole scelte.
Se lui non vuole indossare un certo indumento, non obbligarlo, ma permettigli di scegliere, magari fornendogli due o tre alternative. In questo modo lo aiuterai a rafforzare la sua autonomia.
Ecco come gestire crisi di rabbia e capricci nei primi anni
Nonostante tanti accorgimenti, crisi di rabbia e capricci non svaniranno del tutto da un giorno all’altro. Il bambino imparerà poco alla volta a gestire le proprie emozioni, ma questo processo richiederà del tempo. Dopotutto, anche a noi adulti capita di perdere le staffe!
Di seguito ti forniremo qualche consiglio per affrontare al meglio i momenti no del tuo bambino e per aiutarlo a superare le crisi.
Mantenere la calma
Questa è la regola d’oro che i genitori responsabili dovrebbero seguire sempre e in ogni situazione: mantenere la calma.
Tuo figlio deve avere un punto di riferimento per crescere sicuro e privo di paure, per questo è necessario che tu mantenga un atteggiamento tranquillo anche di fronte alle sue crisi di rabbia.
Arrabbiarti e strillare a tua volta, oppure ricorrere a minacce e punizioni, non solo non servirebbe a nulla, ma sarebbe anche controproducente in quanto rischieresti di alimentare ulteriormente sia la sua tensione ma anche la tua!
Come gestire crisi di rabbia e capricci nei primi anni: abbracci e contatto fisico
Quando tuo figlio si arrabbia, il suo corpo produce una maggiore quantità di noradrenalina, ormone responsabile dell’aumento della pressione sanguigna, e di ormoni dello stress, mentre il livello di dopamina diminuisce.
Per aiutarlo a ridurre lo stress c’è una soluzione davvero efficace: abbracciarlo.
Abbracci e carezze aumentano i livelli di un importante ormone del benessere: l’ossitocina. Definita anche ormone della felicità o dell’amore, l’ossitocina aiuta a ridurre i livelli di ansia e stress, riducendo gli impulsi violenti e aiutando a ritrovare tranquillità e benessere.
Quindi, anziché ricorrere a inutili punizioni, quando tuo figlio si arrabbia mostrati calmo e abbraccialo parlandogli con dolcezza.
Fagli capire il significato delle emozioni
Quando il bambino si sarà tranquillizzato a sufficienza, potrai provare a farlo riflettere sulle sue emozioni.
Ancora una volta, non sgridarlo e non farlo sentire in colpa. Il tuo compito in questa fase consiste nell’aiutarlo a elaborare i sentimenti e a capire che ogni emozione merita attenzione, anche la rabbia.
Aiutalo a riflettere su cosa ha innescato l’accesso di rabbia e fagli capire che esistono comportamenti migliori per gestirla.
Scaricare la rabbia con il movimento
Quando un bambino si arrabbia, può lanciare oggetti o cercare di scaricare la tensione in altro modo attraverso i movimenti del corpo. Così facendo rischia però di fare del male a se stesso o ad altri.
Come gestire crisi di rabbia e capricci nei primi anni, evitando che il bambino si faccia male?
Per aiutarlo a sfogare la frustrazione attraverso il movimento in modo più appropriato, insegnagli a sfogarsi attraverso la corsa, saltando sul posto, giocando a pallone o andando in bicicletta.
In questo modo riuscirà a scaricare la tensione e a rilassarsi, distraendo la mente dai pensieri che lo turbano.